“Piantalalì” mette radici in altri quattro comuni lombardi e incontra la didattica. Il grande progetto di piantagione e riforestazione avviato nel 2022 da FNM e Trenord amplia l’area di azione: sono conclusi i lavori avviati a Castellanza e Gerenzano a fine 2023 e nei primi mesi del 2024 hanno preso il via nuovi cantieri a Novate Milanese e Rescaldina. Qui due interventi, che hanno interessato due aree verdi presso edifici scolastici, offriranno spunti per attività didattiche ed educative. Considerando le prime tappe a Cormano e Paderno Dugnano, oggi sono sei i Comuni raggiunti dalla rete verde di “Piantalalì”, iniziativa nata per restituire valore al territorio intorno alla ferrovia e ricostituire reti ecologiche. Partner scientifico di FNM e Trenord in questo percorso è FLA – Fondazione Lombardia per l’Ambiente, responsabile dell’individuazione delle aree, della definizione e progettazione degli interventi, dell’interlocuzione con i Comuni.
I cantieri a Novate Milanese
A Novate Milanese “Piantalalì” riqualificherà due aree verdi della superficie complessiva di 19mila mq con la messa a dimora di circa 1400 piante. La ferrovia separa Casa Testori dal primo sito, ubicato tra via Vialba e via dell’Edilizia. Qui il progetto prevede di ridisegnare l’area marginale esistente, mettendo a dimora tigli, altri alberi autoctoni e una fascia di arbusti, per rendere l’ambiente più fruibile per i cittadini e favorire la presenza di uccelli e insetti impollinatori. La seconda area si trova nella zona sud del comune, tra la ferrovia e l’autostrada A4, nei pressi delle residenze universitarie in fase di realizzazione. Su una porzione di terreno lunga e stretta, oggi occupata da rovi e robinie, “Piantalalì” metterà a dimora oltre mille arbusti autoctoni, per migliorare microclima e ricchezza ecosistemica del quartiere.
I cantieri a Rescaldina
Con il progetto a Rescaldina “Piantalalì” incontra la didattica: due delle tre aree di cantiere avviate nel Comune – per circa 11mila mq complessivi – affiancano scuole e Istituti Comprensivi. A Rescaldina per la prima volta alcuni interventi avranno il duplice obiettivo di migliorare il valore ecosistemico degli ambienti e offrire spunti per attività didattiche ed educative. Alla fase di lavori – ora in fase di ultimazione – seguiranno momenti di formazione teorica e pratica; una prima sessione si svolgerà nel mese di maggio, coinvolgendo bambini di 7 classi. La prima area è situata presso la Scuola Secondaria di primo grado Raimondi; su un prato delimitato da conifere e betulle sono stati piantati nuclei arbustivi di specie autoctone e un filare di frassini e tigli. Un secondo intervento ha interessato il prato della Scuola Primaria Dante Alighieri, dove i bambini trascorrono i momenti di pausa. Qui sono state messe a dimora specie autoctone con valore anche didattico, come arbusti attrattivi per i piccoli animali, tigli e filari di specie autoctone. Un terzo cantiere si è svolto in continuità con il “Bosco della pace”, parco urbano non distante dalla stazione che è già stato oggetto di un’iniziativa dell’amministrazione comunale. Qui è stata rinfoltita la fascia esistente di alberi e arbusti; sono stati messi a dimora ciliegi selvatici, frassini maggiori, roveri, farnie, cerri e tigli, oltre ad arbusti.
I cantieri a Castellanza
A Castellanza in totale sono stati messi a dimora oltre 700 arbusti e alberi su circa 15mila metri quadri suddivisi in due aree. La prima, situata tra via Piemonte e via Azimonti, copre circa un ettaro di terreno nei pressi della “porta” del PLIS Parco Alto Milanese; il progetto ha consentito di incrementare e riqualificare la vegetazione nella zona. La seconda area invece è in prossimità dei parcheggi della stazione, a ovest di via del Maggiolo. Il prato alberato consentirà di contrastare il fenomeno delle isole di calore, favorendo l’ombreggiamento e contenendo l’evaporazione dell’umidità dal suolo, e abbellirà il paesaggio nelle prossimità della stazione.
I cantieri a Gerenzano
Nel comune di Gerenzano le aree di intervento sono cinque, con un’estensione complessiva di oltre 63mila metri quadri, su cui sono state messe a dimora circa 2400 alberi e arbusti. L’intervento più esteso ha riqualificato cinque ettari attualmente non aperti al pubblico nel Parco degli Aironi. Qui “Piantalalì” ha sviluppato, tra le altre cose, un “querco-carpineto” con radure e boschetti di querce e altri alberi, per favorire la presenza e gli spostamenti della fauna locale. In quest’area sono stati messi a dimora più di 240 alberi a pronto effetto, 400 alberi in postime forestale e circa 1200 arbusti. Verso sud-ovest, lungo la direttrice ferroviaria che porta all’Aeroporto di Malpensa, è stata realizzata un’area umida nei pressi dell’impianto di depurazione A2A. Qui un laghetto in cui sono state messe a dimora numerose piante acquatiche – ninfee, giunchi, un piccolo canneto – favorirà lo sviluppo di habitat igrofili. È il primo intervento di questo tipo realizzato da “Piantalalì”.
“Piantalalì”: un tassello del progetto FILI
“Piantalalì” è un tassello di un più ampio percorso per la riqualificazione urbana ed extraurbana avviato con FILI, progetto promosso da Regione Lombardia, FNM, FERROVIENORD e Trenord, con un duplice obiettivo: dare nuovo significato ai principali centri di connessione ferroviari e proporre soluzioni all’avanguardia nel disegno architettonico e nella sostenibilità ambientale. Grazie a FILI, l’asse Milano-Malpensa diventerà un’arteria di scenari urbani verdi, moderni e ad alta vivibilità, che comprenderà stazioni e reti, ma anche le aree limitrofe.